Spesso capita che un cliente decida di rifare il proprio sito web.
Vuoi per esigenze variate, vuoi per necessità di aggiornare la struttura o le funzionalità, o vuoi che sia solamente per sfizio..fatto sta che nell’effettuare un restyling oppure un vero e proprio rifacimento di un sito molto spesso ci si concentra sulle funzionalitá e sul mero aspetto grafico e si traslascia l’aspetto quasi sempre fondamentale chiamato SEO/SEM.
Dico quasi sempre perché posso considerare (nota bene non accettare) che se il cliente si chiama Coca Cola l’aspetto SEO venga magari messo in secondo piano..
Ma l’operazione appunto di messa online di un nuovo sito web è un’operazione assolutamente non banale e ci sono alcuni fattori da considerare prima di sviluppare il nuovo sito.
Analizzare le pagine del sito
Un’occhiata alle statistiche e al traffico del sito è d’obbligo. Capire come i nostri utenti sono abituati a percepire il sito e quali sono le pagine che sono maggiormente viste è un grosso aiuto nella riprogettazione delle stesse. Inoltre è importante soffermarsi anche sulla durata delle visite alle pagine.. una pagina molto vista ma con un tempo di visita molto basso sta ad indicare che probabilmente quella pagina andrà rivista.
Analizzare le provenienze al sito
Capire chi sono i nostri visitatori. Ovvero da dove arrivano e come arrivano al nostro sito.
Intendo dire che è necessario capire se i nostri visitatori sono utenti che ci conoscono già oppure se arrivano magari da motori di ricerca o banner nella rete.
Anche in questo caso gli strumenti di analisi delle statistiche ci sono di sicuro aiuto.
Analizzare nel dettaglio le pagine di entrata
E’ sicuramente una delle attività più importanti da tenere in considerazione nel rifacimento di un sito.
E’ assolutamente fondamentale avere una lista di tutte le pagine di entrata del sito.
Erroneamente molte persone pensano che l’unica entrata sia l’homepage… ma le pagine di entrata possono essere molteplici…
Nel caso di un sito ben posizionato le pagine di entrata possono essere davvero molte, alle quali si aggiungono le pagine di entrata di eventuali campagne pay per click e le pagine di entrata di eventuali banner sparsi nella rete.
Occorre un’analisi molto accurata (sempre tramite le statistiche) per evitare spiacevoli inconvenienti di errori 404 (pagina non trovata) alla messa online del nuovo sito.
Analisi delle SERP dei motori di ricerca
Dopo aver fatto tutte queste analisi sulle statistiche è opportuno controllare anche le SERP (search engine result page), ovvero le pagine di ricerca dei vari motori.
Le keyword con le quali siamo trovati le possiamo vedere tramite gli strumenti di analisi delle statistiche.
Ottimizzazione nuovo sito
Fatte queste prime analisi è necessario procedere all’ottimizzazione del nuovo sito e delle varie pagine, non mi dilungherò su questo argomento altrimenti mi ci vorrebbero giorni e sarebbe sempre un argomento incompleto.
Vi dico solo che sarà necessaria fare molta attenzione a :
- nomi delle pagine (URL)
- titoli delle pagine (TITLE)
- metatags (non sono più così importanti ma male non fanno)4
- tag Header del documento (H1/H2/H3/ecc.)
Redirect dalle pagine del vecchio sito alle medesime del nuovo
Il redirect delle pagine è importantissimo per 2 motivi :
- istruire i motori di ricerca e dirgli come si chiamano le nuove pagine
- redirezionare automaticamente gli utenti alle nuove pagine senza errori 404 (pagina non trovata)
Per effettuare il redirect la cosa più semplice è creare un file denominato .htaccess e inserire degli appositi redirect 301 (permanent transfer) dalle vecchie pagine alle nuove.
Nota bene che le nuove pagine dovranno essere il più coerenti (non necessariamente simili) alle vecchie in modo da non aver nessuna penalizzazione dai motori.
Pratiche utilizzate anni fa di cybersquatting consistevano appunto nell’acquistare domini appena scaduti con una buona visibilità e redirezionarli su delle pagine con contenuto totalmente differente. E’ quindi necessario per non perdere visibilità e traffico effettuare redirect su pagine con lo stesso contenuto del precedente.
Sitemap
Come ultima attività è buona norma creare una Sitemap ed inviarla ai vari motori di ricerca per comunicare la struttura del nuovo sito.
Questo consente allo spider del motore di ricerca di avere subito disponibili tutti i nuovi URL e di indicizzarli correttamente e più velocemente.
Google ad esempio accetta la Sitemap in formato XML ed è possibile inviarla tramite il Webmaster Tool.
Il mio consiglio infine è quello di non fare sperimentazioni, ma di partire con l’obiettivo che il nuovo sito dovrà quantomeno mantenere la visibilità del precedente.
Per sperimentare meglio farlo quando la situazione sarà assestata.
Spero che l’articolo vi sia stato utile, se lo è stato allora condividilo!!!
Leave A Comment